Avevamo già discusso in altre occasioni di scoping reviews, delle loro caratteristiche e di quanto costituiscano un disegno di studio rigoroso ed utile per mappare conoscenze, individuare knowledge gap e chiarire concetti.
Tuttavia in varie occasioni, i ricercatori stessi tendono ad assimilarle alle revisioni narrative e troppo spesso si trovano in letteratura articoli con appellativo di “scoping review” che tutto sono tranne quest’ultime.


Ad aiutare ancora di più clinici e ricercatori, nelle ultime settimane sono stati pubblicati due nuovi documenti, targati JBI (Joanna Brigges Institute). Il primo, è un editoriale che chiarisce in modo semplice e efficace, cosa sono e cosa non sono le scoping reviews. Il secondo invece, tocca un punto molto importante: il protocollo di revisione per le Scoping Review.
SI! Anche per le SCOPING è OBBLIGATORIO, che venga pubblicato un PROTOCOLLO DI REVISIONE, che contenga i metodi e redatto a priori, cioè PRIMA dell’inizio dei lavori di revisione. Con questo nuovo documento, gli autori forniscono delle indicazioni per la stesura e il reporting dei protocolli di Scoping, ovvero ci dicono cosa deve essere scritto all’interno del protocollo stesso.
Adesso, anche il panorama delle linee guida metodologiche per le SCOPING REVIEWS è completo. Abbiamo standard meetodologici che ci guidano in tutte le fasi, dalla stesura del protocollo, alla realizzazione della scoping, fino alla sua scrittura e pubblicazione.
LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER LE SCOPING REVIEWS (cliccare nei link per i papers):
Abbiamo tutto. Non è più ammissibile condurre Scoping imprecise e metodologicamente errate! Condividete con tutti gli interessati!
Mantieniti in contatto con me e con il blog!